mercoledì 6 maggio 2015

DOCUMENTO DELLE PRINCIPALI NOSTRE RICHIESTE, PER PUNTI, AI SINDACATI ED ALLE FORZE POLITICHE REGIONALI CALABRESI E NAZIONALI...

AMICI, CONOSCENTI E COLLEGHI DI SVENTURA CALABRESI (IN MOBILITA' IN DEROGA),
SIGNORI DEI SINDACATI TUTTI,
SIGNORI POLITICI REGIONALI E NAZIONALI TUTTI,

ECCO – PER PUNTI BREVI E CONCISI – COSA AVREMMO DETTO - E, SOPRATTUTTO, CHIESTO – COL MASSIMO RISPETTO – LA SERA DEL 21 NOVEMBRE 2014 A RENZI, QUANDO VENNE A COSENZA, SE AVESSE – COME CI AVEVA PROMESSO – RICEVUTO ED ASCOLTATO LA NOSTRA DELEGAZIONE (COSA CHE, POI, PURTROPPO, OVVIAMENTE NON PER NOSTRA VOLONTA’, NON E’ AVVENUTA, CON NOSTRA GRANDE DELUSIONE, DOPO AVER PRESO TANTO FREDDO, UNA SERATA INTERA ALL'ESTERNO, IN QUANTO, DENTRO, GLI ADDETTI ALLA SICUREZZA, NON CI HANNO FATTO ENTRARE, PER MOTIVI DI ORDINE PUBBLICO, ESSENDO NOI – SECONDO LORO – DEI “FACINOROSI”…)…
STESSE COSE – OVVIAMENTE AGGIORNATE AD OGGI – CHE ORA DICIAMO, SUGGERIAMO E CHIEDIAMO A VOI SIGNORI POLITICI E FORZE SINDACALI.


Premetto che non avevamo portato nulla di scritto, in quanto la possibilità di poter parlare con Renzi non era prevista e si era prospettata lì lì, all’improvviso, ad inizio serata.
La nostra delegazione, da noi stessi democraticamente scelta tra i pochi di noi lì presenti (e disponibili a parlare), sarebbe stata composta da tre persone, e cioè da Mario Argondizzo, Salvatore Tortora ed il sottoscritto Salvatore Bruno Bossio, e, appunto, parlando - come suol dirsi - “a braccio”, avremmo detto, e chiesto, col massimo rispetto, a Renzi quanto ségue (grosso modo, ciascuno col proprio modo di esprimersi, quindi ciascuno “mettendoci del suo”…):
(ecco, di séguito, più o meno, poche parole perché il tempo che ci avrebbe concesso era pochissimo per ciascuno di noi, mi pare si parlasse di venti minuti da suddividere in quattro persone, quello che avrei detto, e chiesto, io, sempre col massimo rispetto…)


Buona sera Presidente!
Lei ha 39 anni di età, io 51, quindi sono più anziano di lei e - dato che sono pure ragioniere (di professione, quando lavoravo, ora purtroppo sono in mobilità in deroga…), e quindi abituato a maneggiare “numeri”, più che parole (anche se, per hobby, mi piace pure scrivere) - col massimo rispetto - le chiedo di ascoltare le nostre richieste, senza interrompermi, per favore, visto che il tempo a mia disposizione è poco; richieste, che elenco in punti per semplicità e chiarezza, punti ai quali lei dovrebbe rispondere - poi - al più presto - con FATTI CONCRETI (e non con battute, mi perdoni la franchezza, perché noi e le nostre famiglie siamo letteralmente alla fame, ed abbiamo bisogno di soldi e di lavoro per poter vivere):
1) per prima cosa, in contemporanea al punto seguente, perchè nel frattempo dobbiamo poter acquistare il cibo per vivere, dateci LAVORO serio, retribuito puntualmente ed utile per l’intera collettività (non - mi perdoni - “palliativi”, come succede oggi, tra l’altro nemmeno pagati puntualmente), sia facendo una o più leggi per immetterci in modo serio nei vari enti, a supporto del loro scarso personale a séguito vari pensionamenti negli scorsi anni mai rimpiazzati da nuovo personale (POLITICHE ATTIVE), e sia avviando investimenti al Sud (anche, e forse soprattutto, coi fondi europei), che - come lei mi insegna - portano lavoro e ricchezza diffusa sul territorio, abbassando le tasse ed incentivando le imprese ad investire e quindi ad assumere personale, senza dimenticare di sbloccare il settore dell’edilizia - carro trainante, da sempre - che è, ormai, al tracollo (POLITICA ECONOMICA ED INDUSTRIALE),
2) in contemporanea, dicevo, nell'immediato, massimo impegno a pagarci l'indennità di mobilità in deroga, parecchi siamo fermi al 31 gennaio del 2014 (e – pure – mi dicono – circa 1.200 persone avanzano ancòra la mobilità per parecchi mesi del 2013!); quindi saldare sùbito il 2013 – agli aventi diritto – e sùbito mettervi in linea coi pagamenti per il 2014 (anno che, ormai, è già terminato da oltre quattro mesi: siamo, infatti, a maggio 2015!), come dirò al punto seguente,
3) supportare la nostra Regione (che dovrà farvi apposita richiesta), concedendole sùbito una deroga al vostro decreto legge di agosto 2014 per prorogare la mobilità anche per l'intero c.a. 2015 (ho letto che altra regione italiana è stata già supportata in tal senso) e pagare puntualmente ogni mese le spettanze, senza farci sentire un “peso” per la società, anche perché ciascuno di noi - prima di diventare disoccupato, a causa della crisi - è stato lavoratore dipendente per tanti anni,
4) eliminare la sconcezza, la porcheria, mi perdoni il termine, della tassazione Irpef separata sull’indennità di mobilità percepita nell’anno successivo rispetto a quello di competenza, imponendo all'Inps (ente erogatore le somme, quindi “sostituto d'imposta”) – io stesso, tempo fa, ho lanciato una petizione online appositamente per questo – di defalcare sùbito le detrazioni spettanti ai singoli percipienti sia per “detrazione per lavoro dipendente” e sia per carichi di famiglia, per non costringere la gente a percepire il rimborso dopo anni di attesa, e quindi a subire nell'immediato una sorta di “prestito forzoso dai poveri cristi allo Stato, al Fisco insomma”: si mangia giorno per giorno, non fra anni, ed i soldi sono già pochi di per sé...!
Grazie per tutto ciò che farà per noi Presidente. Buona sera e buon lavoro!”
ORA, COME GIA' DETTO ALL'INIZIO,
LE STESSE COSE LE DICIAMO, SUGGERIAMO E CHIEDIAMO A VOI SIGNORI POLITICI E FORZE SINDACALI.
GRAZIE PER TUTTO CIO' CHE VORRETE FARE PER NOI...
NOI, DA PARTE NOSTRA, VI OFFRIAMO TUTTA LA NOSTRA COLLABORAZIONE, SUGGERIMENTI, IDEE...!


Addì 06/05/2015.
Salvatore BRUNO BOSSIO





SUCCESSIVE AGGIUNTE ED INTEGRAZIONI – SEMPRE A CURA DEL SOTTOSCRITTO SALVATORE BRUNO BOSSIO – DEL 13/05/2015:


Visto che si parla di REDDITO MINIMO (o REDDITO DI CITTADINANZA, ed altri vari nomi, ma la sostanza non cambia: trattasi di sussidio alle persone più povere e bisognose, in età lavorativa, che – a causa della fortissima disoccupazione e della crisi in atto da tempo – non hanno un lavoro, che fornisca loro un reddito per vivere dignitosamente), qui di séguito formulo, brevemente, alcune mie personali osservazioni, dubbi e suggerimenti:
Premetto che l’aiuto economico di cui trattasi è cosa buona e giusta, che c’è in tutta l’Europa fuorché in Italia (addirittura, sentivo dire, non so se sia vero, che c’è, o c’era, anche in Grecia, messa male com’è!), che andrebbe istituito utilizzando (e ciò, purtroppo, però, non credo sia possibile “in toto”) i fondi, cospicui, del FSE (Fondo Sociale Europeo), e che noi italiani siamo sempre bravi e rapidi (se non tra i primi in assoluto) a recepire nel nostro ordinamento le cose “brutte”, tipo i doveri, le maggiori tasse, i divieti, ecc., dell’UE (Unione Europea), insomma “a fare i compiti a casa” perché “ce lo chiede l’Europa”...e poi siamo sempre gli ultimi a recepire le (in verità poche) cose “buone” dell’Europa per i cittadini, insomma per il Popolo italiano!
Questa cosa buona del REDDITO MINIMO andrebbe, comunque, prevista ed attuata come – diciamo – seconda istanza, nel senso che al primo posto, quindi prima istanza, occorre mettere sempre il LAVORO, che è l’unica cosa che produce ricchezza e sviluppo (mentre il reddito minimo, pur essendo utile, rischia, di essere un investimento parassitario ed improduttivo, senza contare l’enorme costo che comporterà, come proverò a dimostrare fra poco con un semplice calcolo numerico, tenuto conto della disoccupazione altissima, qui in Italia ed in Calabria (qui in Calabria, anzi, ancòra più alta!), e del fatto che non abbiamo più la SOVRANITA’ MONETARIA (persa, anzi – direi – rubataci con l’entrata nell’euro!), ed inoltre rischia di avvantaggiare le importazioni dagli altri Stati, in primis dalla Germania, anziché incoraggiare la produzione qui in Italia, e quindi l’aumento della nostra occupazione, in un circolo vizioso positivo, che significherebbe – solo esso – tra le altre cose – aumento del nostro PIL (Prodotto Interno Lordo)… E queste cose non le dico io, ma alcuni tra i migliori economisti, tra i quali spicca – a mio giudizio – il professor Claudio Borghi, peraltro italiano).
IPOTESI DI CALCOLO DEL REDDITO MINIMO DI EURO 600,00 (SEICENTO/00) MENSILI IN TUTTA ITALIA:
Come ho letto in uno scritto del prof. Claudio Borghi, mia fonte nel caso specìfico, il quale – a sua volta, ovviamente – si è basato sui dati dell’Istat, per evitare rischi di una nuova presa in giro come i famosi “80 euro” di Renzi, e per evitare – quindi – di scadere nel “reddito di ignoranza”, preciso sùbito che – per l’alto costo – è improponibile, e poi – anche se fosse sostenibile finanziariamente – sarebbe sbagliato come prima istanza, per quanto dicevo già sopra (mancanza di crescita della produzione in Italia, se in prima istanza non si crea lavoro, e, quindi, mancanza di crescita del nostro PIL ed incremento delle importazioni). Ed ecco ora un semplice calcolo:
I disoccupati in Italia sono più di 3 milioni (sono quelli che già cercano il lavoro). Ad essi vanno aggiunti circa 3 milioni di “scoraggiati” (cioè inoccupati che hanno rinunciato a cercare attivamente il lavoro). Poi ci sono i “redditi zero” che sono 9 milioni, ma facciamo finta di non vederli... (altrimenti i costi andrebbero alle stelle ancòr di più)! Limitiamoci quindi ad un prudentissimo calcolo su soli 6 milioni di persone (composto, quindi, dai soli disoccupati + gli “scoraggiati”), e consideriamo la proposta dell’On.le Enza Bruno Bossio, deputata del PD, di euro 600,00 mensili (anziché degli euro 780,00 mensili della proposta del M5S di Beppe Grillo, che poi è la soglia di povertà, ecco perché la cifra non tonda...), e non consideriamo – per non complicarci i calcoli, e la vita, inutilmente – neppure la proposta, sempre del M5S, di “conguaglio dei redditi bassi agli euro 780,00”... Calcolo: euro 600,00*12 mesi = euro 7.200,00 (minimo costo annuo di una sola persona)*6 milioni di aventi diritto (stra prudente) = 43 miliardi e 200 milioni di euro!!! (la proposta di legge del M5S parla di appena 19 miliardi di euro di coperture, che poi sono pure ridicole...quindi inconsistenti. Insomma, di cosa parliamo!?) Ma il FSE (Fondo Sociale Europeo) permette questo finanziamento!? Ed ha tutta questa capienza!? (chiedo, me lo chiedo, io non lo so...)
IPOTESI DI CALCOLO DEL REDDITO MINIMO DI EURO 600,00 (SEICENTO/00) MENSILI PER LA SOLA NOSTRA REGIONE CALABRIA:
E’, purtroppo, ormai risaputo che il LAVORO è la piaga sociale della Calabria. La percentuale di disoccupazione, infatti, che è al 23,4%, fà della Calabria la regione con il maggior tasso di disoccupazione d’Italia! Trattasi dei dati Istat riferiti all’intero scorso anno 2014 (che ha registrato un punto percentuale in più di disoccupazione rispetto al 2013): parliamo di 160mila persone che non hanno un’occupazione (69mila donne e 91mila uomini). Tra questi, 22mila sono ragazzi laureati, 71mila sono le persone che hanno perso il lavoro e ne cercano uno nuovo, 65mila – invece – sono le persone che non hanno avuto alcuna esperienza lavorativa pregressa. Calcolo: euro 600,00*12 mesi = euro 7.200,00 (minimo costo annuo di una sola persona)*160 mila aventi diritto = 1 miliardo e 152 milioni di euro!!! Ripeto la mia domanda: “Ma il FSE (Fondo Sociale Europeo) permette questo finanziamento!? Ed ha tutta questa capienza!?” (ripeto, chiedo, me lo chiedo, io non lo so...)


Considerazioni finali, valide per entrambe le ipotesi di calcolo di cui sopra (intera Italia o solo nostra regione Calabria):
Si parla di cancellazione della Cig (cassa integrazione guadagni) e degli ammortizzatori sociali come l’indennità di mobilità in deroga... Ciò è una cosa assurda! Perché? Ebbene, perché se il cassaintegrato o il lavoratore in mobilità in deroga perde la cassa integrazione o l’indennità di mobilità diventa DISOCCUPATO e quindi si AGGIUNGE al numero degli aventi diritto, non è che sparisce...!
Inoltre, l’altra volta anche il Ministro del Lavoro, Poletti, in collegamento da Roma durante il convegno dell’on.le Enza Bruno Bossio sul reddito minimo, tenutosi qui a Cosenza, parlava dell’ISEE (che è il rapporto tra l’ISE (parametro che determina la situazione economica del nucleo familiare, che scaturisce dalla somma dei redditi e del 20% del patrimonio mobiliare ed immobiliare di tutto il nucleo familiare) ed il numero dei componenti del nucleo familiare in base ad una scala di equivalenza stabilita dalla legge) quale, appunto, parametro per individuare chi agevolare e chi no, visto che le risorse non sono infinite per dare il sussidio a tutti gli aventi diritto in linea teorica... Ciò significherebbe che basterebbe il possesso di una casa per essere fuori dai requisiti e che, quindi, il REDDITO DI CITTADINANZA andrebbe solo a nomadi e similari (che “bruciano” tutti – appunto – sui requisiti: assenza di redditi e non possesso di casa, depositi, ecc...). Insomma, il metodo dell’ISEE in teoria è buono, ma in pratica i risultati sono sbagliati! C’è una bella differenza tra il sussidio a chi è in miseria (che – tra l’altro – c’è già e si chiama “social card”; andrebbe solo incrementata) ed il REDDITO DI CITTADINANZA! Basta saperlo...
Salvatore BRUNO BOSSIO




giovedì 19 marzo 2015

VERGOGNA! IL MUNICIPIO DI LUZZI CS E' CHIUSO AL PUBBLICO TUTTI I MARTEDI ED I GIOVEDI MATTINA....

Ragazzi, vi assicuro che fare i sacrifici per arrivare al municipio di Luzzi Cs, dalla periferia ove abito dall'anno scorso, per sbrigare dei documenti urgenti (anagrafe, ufficio per il cittadino, ecc., e trovare un cartello che dice che il Comune è CHIUSO AL PUBBLICO I MARTEDI ED I GIOVEDI MATTINA (come testimoniato dalla foto al cartello da me qui allegata)...beh!, come suol dirsi, non ha prezzo!
A me, che ho quasi 52 anni d'età, una cosa del genere (eppure ho girato, per lavoro e da cittadino, tantissimi municipi in tanti anni ed in tanti miei trasferimenti di residenza), e cioè trovare CHIUSO, DI MATTINA, E PER BEN DUE GIORNI A SETTIMANA, UN COMUNE, CIOE' UN ENTE PUBBLICO POSTO PER LEGGE AL SERVIZIO DEI PROPRI CITTADINI ELETTORI, dicevo, una cosa del genere, a me, fino ad oggi, non è mai capitata!!
Posso capire i rientri pomeridiani (un "di più", diciamo), ma non le chiusure di mattina!
Eppure, Luzzi, non è un piccolissimo comune di montagna, è una cittadina, pure molto estesa, di circa 10 mila abitanti!!
Allora, a cosa serve pagare tante tasse, sia allo Stato centrale che alla Regione ed ai comuni!?
SIAMO VERAMENTE ALLA FRUTTA...VERGOGNA!!!!
MI SBAGLIO? CONCITTADINI DI LUZZI ED AMICI E CONOSCENTI TUTTI, COSA PENSATE DI TALE "NON SERVIZIO" DI UN COMUNE ITALIANO, PER ME VERO ED INCONCEPIBILE DISSERVIZIO?
GRADIREI RICEVERE VSS/ RISPOSTE E/OD OSSERVAZIONI IN MERITO.
INTANTO AL SINDACO DI LUZZI (OGGI ANCHE MIO SINDACO) ED ALLA GIUNTA (RIPETO, OGGI ANCHE MIA) DICO E RIPETO: VERGOGNATEVI!!! RIMEDIATE AL PIU' PRESTO A QUESTA SCONCEZZA, A QUESTO "PUGNO IN FACCIA" AI VSS/ CITTADINI NON SUDDITI!!! APRITE IL COMUNE CHIUSO, OLTRE CHE I SERVIZI!!!

Salvatore Bruno Bossio


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