venerdì 1 giugno 2018

AMICI, ECCO A VOI UN’ALTRA “DIMOSTRAZIONE DEL FATTO CHE ORMAI E’ DIVENTATO NECESSARIO COMBATTERE SEMPRE, ANCHE PER FAR VALERE UN PROPRIO DIRITTO...” NEL CASO SPECIFICO, ECCO IL MIO RICORSO DI GENNAIO DEL 2015 AVVERSO IL COMPETENTE UFFICIO REGIONALE CALABRESE, PER FAR VALERE IL DIRITTO A NON PAGARE IL "BOLLO" AUTO AVENDO IN FAMIGLIA UN/UNA FIGLIO/A INVALIDO/A... N.B.: RICORSO VINTO A META' APRILE 2018.

AMICI, ECCO A VOI UN’ALTRA “DIMOSTRAZIONE DEL FATTO CHE ORMAI E’ DIVENTATO NECESSARIO COMBATTERE SEMPRE, ANCHE PER FAR VALERE UN PROPRIO DIRITTO...” NEL CASO SPECIFICO, ECCO IL MIO RICORSO DI GENNAIO DEL 2015 AVVERSO IL COMPETENTE UFFICIO REGIONALE CALABRESE, PER FAR VALERE IL DIRITTO A NON PAGARE IL "BOLLO" AUTO AVENDO IN FAMIGLIA UN/UNA FIGLIO/A INVALIDO/A...
N.B.: RICORSO VINTO A META' APRILE 2018.
DATI PRIVACY OMESSI...


ALLA ON.LE COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE DI COSENZA

ALLA REGIONE CALABRIA, TASSE AUTOMOBILISTICHE, SETTORE TRIBUTI, AREA SETTENTRIONALE, VIALE DELLA REPUBBLICA N° 91 – COSENZA

RICORSO
ISTANZA DI PUBBLICA UDIENZA
ISTANZA DI SOSPENSIONE
Avverso Atto di Accertamento e contestuale irrogazione di sanzioni, avviso n. …, n. protocollo … del 20/10/2014 di complessivi euro 845,38 (compresi: tasse dovute, sanzioni amm.ve, interessi moratori e spese di notifica procedimento), notificato il 12/12/2014 con raccomandata AG …-0, inerente l’asserita omissione del pagamento della tassa automobilistica (tassa di possesso, “bollo”) per gli anni 2011 e 2012 (periodi di imposta da settembre 2011 ad agosto 2012 e da settembre 2012 ad agosto 2013) per l’autovettura targata … (…).
Per la sottoscritta …
Nel giudizio
Contro la Regione Calabria, Tasse Automobilistiche, Settore Tributi, Area Settentrionale, Viale della Repubblica N° 91 – Cosenza

Io sottoscritta …, nata a … (…) il … ed ivi residente e domiciliata alla Via … N° …, CAP …, Cod.Fisc.: …, recap.tel.cell.: …, recap.indirizzo email: …@libero.it, mi costituisco, depositando il presente Ricorso.
PREMESSO
-          Che in data 12/12/2014, con raccomandata AG …-0, io sottoscritta ricorrente ho ricevuto Atto di Accertamento e contestuale irrogazione di sanzioni, avviso n. …, n. protocollo … del 20/10/2014 di complessivi euro 845,38 (compresi: tasse dovute, sanzioni amm.ve, interessi moratori e spese di notifica procedimento), qui allegato in fotocopia integrale, inerente l’asserita omissione del pagamento della tassa automobilistica (tassa di possesso, “bollo”) per gli anni 2011 e 2012 (periodi di imposta da settembre 2011 ad agosto 2012 e da settembre 2012 ad agosto 2013) per l’autovettura targata … (…), dalla Regione Calabria, Tasse Automobilistiche, Settore Tributi, Area Settentrionale, Viale della Repubblica N° 91 – Cosenza;
-          Che, come in parte già sopra detto, da tale Avviso deriva un gravame relativo ad imposta, contributi ed interessi per € 660,58 e sanzioni per € 184,80, per un totale di € 845,38;
-          Che è stata da me presentata già in data 15/12/2014 l’Istanza di riesame in autotutela ai sensi delle vigenti disposizioni di legge (purtroppo rimasta, ad oggi, senza nessun tipo di riscontro, né positivo né negativo), qui allegata in fotocopia;
R I C O R R O
avverso detto Atto di Accertamento e contestuale irrogazione di sanzioni, avviso n. …, n. protocollo … del 20/10/2014, notificatomi il 12/12/2014 con raccomandata AG …-0, esponendo le circostanze e le argomentazioni che seguono.
Motivi del Ricorso
IN FATTO
La Regione Calabria, Tasse Automobilistiche, Settore Tributi, Area Settentrionale, Viale della Repubblica N° 91 – Cosenza, ha emesso il ripetuto Atto di Accertamento e contestuale irrogazione di sanzioni, avviso n. …, n. protocollo … del 20/10/2014, notificatomi il 12/12/2014 con raccomandata AG …-0, di complessivi euro 845,38 (compresi: tasse dovute, sanzioni amm.ve, interessi moratori e spese di notifica procedimento), inerente l’asserita omissione del pagamento della tassa automobilistica (tassa di possesso, “bollo”) per gli anni 2011 e 2012 (periodi di imposta da settembre 2011 ad agosto 2012 e da settembre 2012 ad agosto 2013) per l’autovettura targata … (…).
  • La tassa automobilistica per l’autovettura di cui trattasi non è stata da me pagata non per omissione ma in base ad apposito provvedimento di concessione dell’esenzione dal pagamento di detto “bollo” (Decreto di Esenzione N° … del 17/07/2008, con decorrenza retroattiva dal 05/10/2006, comunicatomi con lettera, semplice, Prot. … del 05/11/2008, missiva da me ricevuta l’11/11/2008) – che qui allego in fotocopia – in quanto diritto spettantemi per mia figlia … Bruno Bossio (N.B.: il padre è il Sig. Salvatore BRUNO BOSSIO), invalida plurihandicappata da accudire giorno e notte, 24 ore al giorno, titolare della legge 104/92 (per deficit mentale grave, legge sulla quale, ovviamente, mi è stata a suo tempo rilasciata la suddetta esenzione dal pagamento del “bollo”) (a parte l'invalidità civile 100% con accompagnamento in quanto completamente non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, nonché indennità quale sordomuta...),
  • Dopo di detta missiva, mai mi è pervenuta qualche comunicazione contraria a detto diritto all’esenzione dal pagamento del “bollo” per la mia ripetuta autovettura,
  • Siccome – a parte tutti gli anni precedenti –  per gli anni 2010, 2011 e 2012 abbiamo presentato la dichiarazione dei redditi sia io e sia il (padre di mia figlia invalida) Sig. Salvatore BRUNO BOSSIO, avendo io lavorato come lavoratrice dipendente in tutti e tre gli anni (anche se ad oggi sono disoccupata, senza nulla percepire, né disoccupazione né mobilità, in quanto indennità non spettantimi per mancanza del raggiungimento dei requisiti alla data del mio licenziamento) ed il Sig. Bruno Bossio avendo lavorato nel solo anno 2010 (essendo poi lo stesso stato licenziato nello stesso anno 2010 per riduzione di personale e mandato in disoccupazione, prima, ed in mobilità dopo, situazione in cui si trova anche tutt’ora, e quindi negli anni 2011 e 2012, ed anche successivi, ha avuto il modello “CUD” per tali indennità percepite, anche se non puntualmente, assimilate ai redditi di lavoro dipendente), come da allegate fotocopie dei nostri modelli “Unico Persone Fisiche” (per detti tre anni), comprensive dei relativi modelli “CUD”, ed abbiamo applicato la norma di legge che da un sacco di tempo c’è sempre stata (non sò ora se c’è ancòra) che in materia di detrazioni fiscali spettanti per figli fiscalmente a carico permetteva ai genitori – in piena autonomia ed accordo tra gli stessi – di scalarsi la detrazione, appunto, spettante per i figli a carico, o al 50% a testa, o al 100% solo l’uno o solo l’altro, senza limitazioni a tale facoltà, quindi ampia libertà di scelta in base al maggior vantaggio fiscale scaturente ad uno dei due o tra i due, diciamo norma di favore per il contribuente, ora L’AGEVOLAZIONE, LA FACOLTA’ DI SCELTA, NON DEVE TRAMUTARSI IN UNA “PUNIZIONE” CONSISTENTE NELLA MANCATA AMMISSIONE DEL BENEFICIO DICENDO “ANCHE SE LA SIGNORA … HA LAVORATO, NON LE SPETTA L'ESENZIONE DAL BOLLO IN QUANTO NELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI DELL’ANNO PRECEDENTE A QUELLO PER IL QUALE DOVEVA PAGARSI IL “BOLLO” NON HA INDICATO A CARICO LA FIGLIA INVALIDA … BRUNO BOSSIO, REGOLARMENTE TITOLARE DELLA LEGGE 104/92” (E, INVECE, L'HA INDICATA AL 100% A PROPRIO CARICO IL PADRE, SIG. BRUNO BOSSIO SALVATORE, COME DICEVO, IN BASE AD UNA FACOLTA’ DI SCELTA PER LEGGE...),
  • Ovviamente, come statuito in passato dalla Corte di Cassazione, “la dichiarazione dei redditi è una manifestazione di scienza e non di coscienza”; pertanto, anche se – in assoluta buona fede, in base alla facoltà suddetta, eventualmente poi abolita – non ho segnato in dichiarazione dei redditi detta mia figlia invalida, ciò non significa né che ella non esiste, né che non sono io che la assisto sempre, giorno e notte, la alimento, la lavo, la pulisco, le cambio i pannolini (che lo Stato mi fornisce gratis per legge), le compro tutto ciò di cui ha bisogno, …, insomma è realmente a mio carico, sia di fatto, come vita reale di tutti i giorni, e sia fiscalmente (in quanto il padre …),
  • Per quanto qui sopra appena detto, mi appello a far valere la SOSTANZA anziché la FORMA, come le leggi sulla semplificazione amministrativa e quelle a tutela del cittadino contribuente hanno sempre statuito e statuiscono tuttora; e la sostanza è che mia figlia invalida … è per intero a mio carico fiscale, oltre che di fatto nella vita reale di tutti i giorni, e qui me ne assumo ogni responsabilità civile e penale, essendo anche io sottoscritta l’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO DELLA STESSA sin dal 03/10/2011, come da fotocopia del Decreto del Giudice Tutelare (N. … del 03/01/2012, notificato il 15/02/2012) che allego,
  • Come prima accennato, ad oggi, sia io e sia il Sig. Bruno Bossio, siamo disoccupati (io che, ripeto, non percepisco nulla, e lui che, ripeto, ad oggi percepisce la miseria dell'indennità di mobilità, che neppure gli pagano puntualmente, figuratevi che ora, fra poco, finalmente gli stanno per pagare un solo mese, e cioè il mese di dicembre del 2013, sì avete capito bene, vi è un ritardo di 13/14 mesi (!), dopo che per le intere prime due settimane di dicembre 2014 lui ed i suoi colleghi di sventura, mi raccontava, sono stati costretti a salire sulla pensilina dell'Inps a Cosenza, per protestare contro tali mancati pagamenti... Che deve fare una persona per vivere, deve andare forse a rubare!!??), allego, a tal proposito, fotocopia delle due nostre schede anagrafiche e dei nostri due Attestati ISEE per lo scorso anno 2014 (calcolati in base ai nostri redditi percepiti nell’anno 2013), validi – entrambi – fino all’11/03/2015, siamo – ovviamente – i genitori di detta nostra figlia..., invalida e plurihandicappata, e, a parte tutti i problemi di ordine pratico e la disperazione umana che tutto ciò comporta (anche perché io sottoscritta...), tipo il “che ne sarà dopo di noi” di …, ecc., non dobbiamo avere pure la “punizione” delle leggi agevolative per le persone invalide come nostra figlia …, che – magari – essendo troppo farraginose e complicate da applicare, ci inducono o a rinunciare – e non vedo perché, se sono diritti per noi, dobbiamo perderli – o ad errare, del tutto involontariamente, ripeto, data la loro scarsità di chiarezza applicativa. La nostra vita, le nostre vite, sono già complicate dalle disabilità in famiglia, non devono mettercisi anche le leggi fiscali a complicarcele ancòra di più. La sostanza, ripeto, è nostra figlia …, invalida e titolare di legge 104/92, l’autovettura è intestata a me, è mia – ho l'esenzione dal pagamento del “bollo” da tanto tempo, come già prima detto (e dimostrato con apposito allegato: fotocopia della relativa missiva di avvenuto accoglimento dell'Istanza di esenzione dell’època) – e la stessa viene guidata dal Sig. Bruno Bossio per portare me e nostra figlia … alle varie visite mediche, controlli periodici, ecc., visto che io non sono patentata…!
IN DIRITTO (E MERITO)
L’Ufficio, nel redigere le motivazioni a supporto dell’Atto di Accertamento e contestuale irrogazione di sanzioni, non lo ha adeguatamente motivato, rendendo difficile l’esercizio del diritto alla difesa, diritto costituzionalmente garantito.
L’Ufficio si è limitato ad indicare delle motivazioni generiche prive di funzionale connessione con il caso concreto oggetto d’accertamento, rispettando la forma ma non la sostanza.
Pertanto,

FACCIO ISTANZA

affinché il Ricorso venga discusso in PUBBLICA UDIENZA.
Richiamato quanto sopra esposto in fatto e in diritto (e merito),
CHIEDO
- in via preliminare, stante l’esistenza del fumus boni juris e del periculum in mora come è evidente dall’entità del gravame (almeno per me sottoscritta ricorrente, che sono, come detto, disoccupata), la sospensione della richiesta derivante dall’iscrizione a ruolo di parte dell’imposta ingiustamente accertata;
- in via principale: la declaratoria di nullità o di illegittimità e/o l’annullamento totale dell’Atto di Accertamento e contestuale irrogazione di sanzioni, oltre al riconoscimento delle spese del presente giudizio, ammontanti a circa € …,00 (euro …/00) complessive;
- in subordine: la riduzione dell’importo totale da pagare, eliminando tutte le sanzioni applicate, in quanto, se ho errato, ripeto, l’ho fatto in perfetta buona fede, senza nessun dolo o colpa, portata fuori strada dalle libertà di scelta – di legge – su chi e su come ci si poteva attribuire le detrazioni fiscali spettanti per i figli fiscalmente a carico, nonché dalla farraginosità e dalla complicazione delle leggi fiscali agevolative per gli invalidi, e per i loro stessi familiari, come se già – noi poveri familiari di invalidi gravi – non avessimo già abbastanza problemi e penitenze, oltre alla compensazione delle spese del presente giudizio.
Ai fini della normativa sul “Contributo Unificato Tributario” dichiaro che il valore della presente causa (inteso come “Importo del tributo oggetto del contenzioso al netto degli interessi e delle sanzioni”) è di € 616,00 (quindi ricompreso nelle controversie di valore fino ad € 2.582,28) e, pertanto, il relativo contributo è di € 30,00.

Cosenza, lì 23/01/2015.

Con osservanza
…………………………………………………..



Allegati [N.B.: solo all’esemplare per la Commissione Tributaria Provinciale di Cosenza, esclusa la Fotocopia fronte-retro (siglata dalla sottoscritta titolare) della carta di identità (in corso di validità) della sottoscritta ricorrente, che allego anche all’esemplare per la Regione Calabria, Tasse Automobilistiche, Settore Tributi, Area Settentrionale, Viale della Repubblica N° 91 – Cosenza]:
1)      Fotocopia fronte-retro (siglata dalla sottoscritta titolare) della carta di identità (in corso di validità) della sottoscritta ricorrente;
2)      Fotocopia del codice fiscale della sottoscritta ricorrente;
3)      Fotocopia integrale (compresa la busta) dell’Atto di Accertamento e contestuale irrogazione di sanzioni di cui trattasi;
4)      Fotocopia dell’Istanza di riesame in autotutela ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, da me presentata già in data 15/12/2014 (purtroppo rimasta, ad oggi, senza nessun tipo di riscontro, né positivo né negativo);
5)      Fotocopia della missiva inerente la comunicazione fattami del provvedimento di concessione dell’esenzione dal pagamento del “bollo” per la mia autovettura targata … (Decreto di Esenzione N° … del 17/07/2008, con decorrenza retroattiva dal 05/10/2006, comunicatomi con lettera, semplice, Prot. … del 05/11/2008, missiva da me ricevuta l’11/11/2008);
6)      Fotocopie dei modelli “Unico Persone Fisiche” (per i tre anni 2010 + 2011 + 2012), comprensive dei relativi modelli “CUD”, sia miei che del Sig. Bruno Bossio Salvatore, …, padre di …;
7)      Fotocopia del Decreto del Giudice Tutelare (N. .. del 03/01/2012, notificato il 15/02/2012), dal quale si evince che io sottoscritta sono l’Amministratore di Sostegno di mia figlia … sin dal 03/10/2011;
8)      Fotocopie delle due nostre schede anagrafiche (e, cioè, la mia e quella del padre di …, Sig. Bruno Bossio Salvatore);
9)      Fotocopie dei nostri due Attestati ISEE per lo scorso anno 2014 (calcolati in base ai nostri redditi percepiti nell’anno 2013), validi – entrambi – fino all’11/03/2015 (e, cioè, il mio e quello del, ripetuto, suddetto, padre di …, Sig. Bruno Bossio Salvatore);
10)  Fotocopia della ricevuta di deposito Ricorso all’Ufficio Regione Calabria.

In fede
……………………………………..