mercoledì 21 settembre 2016

VOGLIAMO LAVORO ED INVESTIMENTI IN CALABRIA, UNICA NOSTRA SALVEZZA! RESOCONTO DELLA PROTESTA DI LUNEDI 19 SETTEMBRE 2016 E PROPOSTA PER CREARE LAVORO DIGNITOSO...

Lunedi 19 settembre abbiamo fatto una protesta alla Cittadella regionale in C.da Germaneto di Catanzaro (regione Calabria, assessore al lavoro Federica Roccisano) per chiedere il rispetto dei nostri diritti di Lavoratori in Mobilità in Deroga calabresi (sia come spettanze economiche, siamo fermi, Vergogna Calabria!, al 31 luglio del 2014: under 36 mesi alla data del 1° gennaio 2014, e ad oggi ancòra da firmare tra Regione e Sindacati uniti l'accordo per gli anni 2015/2016, sempre Vergogna Calabria!, e sia per chiedere e sollecitare l'avvio di Politiche Attive serie, LAVORO dignitoso, che è dignità per noi lavoratori e per le nostre disastrate famiglie).
Purtroppo la massa, pare che in totale i mobilitati calabresi siamo 28mila (di cui under 36 mesi 18mila, aventi diritto ai benefici economici ancòra per gli anni 2015+2016), dicevo, la massa è stata latitante, i sindacati - è vero - ci hanno lasciati soli, non hanno assolutamente appoggiato la protesta (Vergogna Calabria!) né, tantomeno, hanno messo dei pulman a disposizione nelle cinque province calabresi per convergere verso CZ, e quindi alla fine eravamo appena 150, massimo 200 persone....ma ci siamo fatti rispettare, perlomeno l'assessore Roccisano ci ha ricevuti per ben due volte nella stessa giornata in delegazione (compreso me sottoscritto per tutte e due le volte), oltre alla sua uscita all'esterno del "palazzo" - tra il popolo dei mobilitati presenti - a séguito nostra richiesta (in delegazione, sempre) accordata, ma poi rientrata in quanto tanti mobilitati l'hanno attaccata ed offesa in un modo non giustificabile, nonostante noi (della delegazione) si fosse data garanzia che non sarebbero state lanciate offese..... Ma tant'è, la rabbia è tanta, e la disperazione pure!
La delusione di noi organizzatori e partecipanti per la scarsa partecipazione, meno dell'1% sul totale dei beneficiari, è stata fortissima, tanti dei gruppi Fb sulla mbd stanno per essere chiusi, ecco una testimonianza dello scoramento pubblicata da me su Fb:
“MANCO' LA FORTUNA, NON IL VALORE”.
GRAZIE A TUTTI VOI - COLLEGHI IN MOBILITA' IN DEROGA IN QUESTA VALLE DI LACRIME - PER QUELLO CHE SIETE RIUSCITI A NON FARE!
GRAZIE A TUTTI PER QUELLO CHE AVETE VOLUTO NON FARE!
GRAZIE PER TUTTO QUELLO CHE POTEVA ESSERE E NON E' STATO, PER VOSTRA SCELTA DI MASSA!!

ECCO IL LINK DEL VIDEO DEL TG CHE CI HA RIPRESI (Tele Jonio, che ringraziamo per il grande spazio concessoci, a parte Rai3 regionale, Ten, Esperia Tv, ecc.); N.B.: Da vedere sul computer, in quanto sullo smartphone non si vede:
http://www.telejonio.com/protesta-alla-cittadella-regionale-vId5956.html


ED ECCO IL LINK AD UN MIO PICCOLO RESOCONTO PUBBLICATO ONLINE (SU SENZAFILI.ORG):
http://www.senzafili.org/2016/09/20/resoconto-dell-incontro-lavoratori-la-roccisano-considerazioni-s-b-bossio/?utm_campaign=shareaholic&utm_medium=facebook&utm_source=socialnetwork

ED ECCO IL COPIA&INCOLLA DELLA MIA PROPOSTA DEL 30 MAGGIO 2015 ALLA REGIONE CALABRIA PER CREARE LAVORO PER I MOBILITATI IN DEROGA CALABRESI, IERI RIBADITA ALL'ASSESSORE AL LAVORO FEDERICA ROCCISANO:

"Sto immaginando un grande ente regionale...
30 maggio 2015 alle ore 20:33
Sto immaginando un grande ente regionale (assolutamente NON uno dei soliti "carrozzoni"...) che nei più disparati campi e competenze dei lavoratori interessati (servizi, costruzioni, operai, impiegati, ecc. ecc.) - in modo snello, veloce e ben organizzato (a mo' di impresa privata per snellezza e produttività...) - facesse lavorare i circa 30mila mobilitati calabresi (scartando quelli che NON vorrebbero ivi lavorare) nelle scuole, nei comuni, province, altri enti, sia all'interno che all'esterno (pulizia città, lavori edili, restauri, ripristini, amministrazioni e documenti per i cittadini, progettazioni, ecc.ecc.).....
QUESTO ENTE REGIONALE CALABRESE POTREMMO CHIAMARLO, PER ESEMPIO, "RINASCITA CALABRESE" oppure "CALABRIA CHE RINASCE"...
Cosa ne pensate!!??
P.S.: ....sto immaginando questa forma tecnica unica regionale...in quanto ritengo che far costituire tante piccole cooperative sia troppo dispendioso...burocratico...lento...rischioso per i singoli presidenti e soci...sicuramente in gran parte pure protestati e "cattivi pagatori"...in Cai...ecc., problema tasse da pagare...contributi inps ed inail...spese amministrative...bilanci da depositare ogni anno...durc periodici....insomma 30mila poveri disgraziati non possono sobbarcarsi spese ed oneri ulteriori...senza soldi e senza certezze pure! Devono solo lavorare, ciascuno per le proprie capacità o competenze, ed esser pagati il giusto e puntualmente, per servizi che presteranno e lavori che eseguiranno ... utili per l'intera collettività.
Salvatore Bruno Bossio
Aggiunta ed integrazione del 03 dicembre 2015:
Questa grande azienda regionale calabrese “in house”, da costituire e finanziare coi fondi europei (in preminenza, ma anche eventuali fondiregionali), denominata - come accennavo sopra - "CCR - CALABRIA CHE RINASCE" (o "RDC - RINASCITA DELLA CALABRIA", o altro nome...), per farmi capire ancòra meglio, sarebbe una specie di Agenzia per l’occupazione, declinata in vari centri a livello degli enti locali: essa dovrebbe assumere direttamente tutti i mobilitati (e, in mancanza, lavoratori precari e disoccupati),impiegandoli nei molti lavori ad alta intensità di lavoro - anche qualificato - di cui i vari enti locali, scuole, amministrazioni,enti, ecc., hanno bisogno. Tra questi sarebbero sicuramente da annoverare interventi per il riassetto idrogeologico del territorio,ma anche quelli inerenti la ristrutturazione dell’edilizia scolastica, o della tutela dei beni culturali, spesso abbandonati in modo delittuoso, e tantissimi altri ancora: amministrazione,progettazione, sorveglianza, accompagnamento disabili, affiancamento alunni con handicap, ecc.
A proposito dei costi, la suddetta azienda regionale calabrese “in house” dovrebbe offrire un salario/stipendio di almeno 600 euro mensili (20 gg. al mese a 4 ore al giorno, oppure 16 gg. al mese a 5 ore al giorno: in totale sarebbero sempre 80 ore mensili, retribuite ad euro 7,50 cadauna) e versare a parte il costo dei contributi sociali: in ipotesi - per semplificare - 400 euro mensili; pertanto,totale mensile speso a testa euro 1.000: annuali, quindi, totali euro 12mila; ipotizzando 30mila occupati, il totale generale annuo speso verrebbe euro 360 milioni (*) (cioè 30 milioni di euro al mese).Questa cifra non sarebbe, però, un costo, ma creerebbe, anzi,ricchezza: andrebbe nelle tasche di cittadini altrimenti disoccupati,intervenendo a favore della loro capacità di spesa e dunque alleviando quel deficit di domanda che è il grande freno a fermare la ripresa dalla crisi economica. Inoltre, molte aziende private sarebbero felici di partecipare ai costi, assumendo una parte dei mobilitati a fronte del pagamento di una parte dello stipendio da parte della suddetta azienda regionale calabrese “in house”.
(*)Ovvio che, se per motivazioni loro (nel senso che i mobilitati, ecc.,non tutti accettassero di lavorare alle predette condizioni, bensì –in ipotesi – la metà), gli occupati scendessero alla metà, anche la spesa annua scenderebbe alla metà (180 milioni di euro, cioè mensili euro 15 milioni).
Salvatore Bruno Bossio"

QUESTO IL LINK ALLA PETIZIONE ONLINE PER CHIEDERE E PROPORRE IL LAVORO, IN BASE ALL'IDEA/SUGGERIMENTO DI CUI SOPRA, LANCIATA DOMENICA 25/09/2016, DA FIRMARE IN MASSA:
https://www.change.org/p/assessore-regionale-al-lavoro-federica-roccisano-vergogna-calabria-basta-disoccupazione-e-disperazione-vogliamo-il-lavoro?recruiter=42584033&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=autopublish&utm_term=des-lg-no_src-reason_msg&fb_ref=Default



Addì 21/09/2016
Salvatore BRUNO BOSSIO (**)
(Cofondatore (assieme ad altre 32 persone nel mese di gennaio del 2015) e Presidente, sia pure ad oggi dimissionario, del Comitato regionale dei lavoratori in mobilità in deroga calabresi "CO.L.MO.DER. CALABRIA")

(**)
Ecco il link al gruppo Fb del Comitato citato:
https://www.facebook.com/groups/1487190374839023/

Ed ecco il link alla mia bacheca FB personale:
https://www.facebook.com/salvatore.brunobossio

Ed ecco il link al mio gruppo Fb personale:
https://www.facebook.com/groups/235842669843106/?ref=bookmarks



lunedì 13 giugno 2016

IDEA/SUGGERIMENTO PER L'ASSESSORE AL LAVORO/ECC., FEDERICA ROCCISANO, GIUNTA REGIONE CALABRIA, GOVERNATORE MARIO OLIVERIO

IDEA/SUGGERIMENTO PER L'ASSESSORE AL LAVORO/ECC., FEDERICA ROCCISANO, GIUNTA REGIONE CALABRIA, GOVERNATORE MARIO OLIVERIO


Agenzia calabrese per le politiche attive del lavoro (ACPAL)


Attività.
L'Agenzia calabrese per le politiche attive del lavoro con sede a … (Cz? Rc?) (ACPAL) dovrebbe essere istituita con legge regionale, quale organismo tecnico della Regione dotato di personalità giuridica, autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale e contabile. All'ACPAL dovrebbe essere attribuita l'erogazione dei servizi per il lavoro e la gestione delle misure di politica attiva connesse alle funzioni ed ai compiti della Regione (disciplinati da detta legge), nonché, tutti gli altri compiti in materia di lavoro a essa affidati dalla Giunta regionale. L'ACPAL svolgerebbe la propria attività in conformità alla programmazione regionale ed agli indirizzi deliberati dalla Giunta regionale e sarebbe soggetta al controllo ed alla vigilanza. Sulla base degli indirizzi l'Assessore competente in materia di lavoro assegnerebbe all'Agenzia, con proprio decreto, gli obiettivi e le risorse e definirebbe le modalità di verifica del raggiungimento dei risultati. L'Agenzia sarebbe articolata in uffici territoriali aperti al pubblico denominati Centri per l'impiego (Cpi) nei quali confluirebbero i Centri dei servizi per il lavoro(CSL), già istituiti presso le province, i Centri servizi inserimento lavorativo (CESIL), già istituiti presso i comuni e le agenzie di sviluppo locale. Detti uffici territoriali erogherebbero i servizi per il lavoro e le misure di politica attiva e rappresenterebbero poli territoriali nei quali potrebbero convergere una pluralità di servizi anche di natura socio-assistenziale e previdenziale. L'ACPAL svolgerebbe, nell'ambito della Rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, le funzioni di collegamento con l'Agenzia nazionale ANPAL. L'Agenzia, nell'esercizio delle sue funzioni, potrebbe operare in regime di convenzione con le università e con qualificati organismi di ricerca pubblici e privati e, su richiesta di soggetti pubblici o privati, sarebbe autorizzata a svolgere servizi non istituzionali con oneri a carico dei richiedenti.
Detta Agenzia, coi fondi europei per le politiche attive, statali e regionali, istituirebbe – tra le altre cose – un reddito minimo da lavoro per gli ex mobilitati in deroga calabresi, e per non pagare un sussidio fine a se stesso, peraltro non finanziabile dai nuovi fondi europei (che, come accennato, finanziano solo le politiche attive), censirebbe tutti i suddetti lavoratori per età, qualifiche, ecc., di tutte le province calabresi, e “costringerebbe” detti beneficiari – pena la perdita del sussidio in questione – ad andare a lavorare negli enti pubblici e privati (Comuni, scuole, aziende sanitarie, aziende private....), obbligati ad accettarli in base alle qualifiche e mansioni da loro preventivamente richieste..., magari ad euro 700/800 mensili più gli assegni familiari, per 80 ore al mese suddivise in 4 o 5 gg. settimanali, per una durata di almeno 24/36 mesi per volta. N.B.: Grosso interrogativo a cui cercare di dare risposta: i contributi assicurativi e previdenziali, per la futura pensione dei lavoratori...
L'Agenzia, attraverso i centri per l'impiego, erogherebbe i servizi per l'inserimento o reinserimento lavorativo delle persone disoccupate o a rischio di disoccupazione, dei lavoratori beneficiari di strumenti di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro e occupati in cerca di nuova occupazione e delle imprese. In particolare, i centri per l'impiego svolgerebbero le seguenti attività:- presa in carico, profilazione per la determinazione del profilo personale di occupabilità, analisi delle competenze in relazione alla situazione del mercato del lavoro locale e orientamento di base;- stipula del patto di servizio personalizzato;- ausilio alla ricerca di una occupazione, anche con sessioni di gruppo, entro tre mesi dalla registrazione;- orientamento specialistico e individualizzato, mediante bilancio delle competenze e analisi degli eventuali fabbisogni in termini di formazione, proposte di lavoro o altre misure di politica attiva, con riferimento all'adeguatezza del profilo alla domanda di lavoro;- orientamento e assistenza all'autoimpiego e all'attività di lavoro autonomo e tutoraggio per le fasi successive all'avvio dell'impresa e gestione, anche in forma indiretta, dei relativi incentivi;- avviamento alla formazione ai fini della qualificazione e riqualificazione professionale, dell'autoimpiego e dell'inserimento lavorativo;- accompagnamento al lavoro, anche attraverso l'utilizzo dell'assegno di ricollocazione;- promozione di esperienze lavorative ai fini di un incremento delle competenze, anche mediante lo strumento del tirocinio, dell'apprendistato e di iniziative di mobilità nazionale e transnazionale;- gestione di incentivi alla mobilità territoriale;- gestione di strumenti finalizzati alla conciliazione dei tempi di lavoro con gli obblighi di cura nei confronti di minori o di soggetti non autosufficienti;- promozione di prestazioni di pubblica utilità;- attivazione di servizi mirati a favore delle fasce deboli;- fornitura di servizi alle imprese quali, tra gli altri, la facilitazione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro, l'assistenza alla preselezione in ragione dei fabbisogni professionali, l'accesso agli incentivi e la rilevazione e l'analisi dei fabbisogni occupazionali e formativi;- individuazione delle imprese attrattive per il mercato del lavoro regionale alle quali fornire servizi individualizzati;- tutti gli altri compiti in materia di servizi per il lavoro e politiche attive a essi affidati dall'Agenzia. I centri per l'impiego inoltre:- a) svolgerebbero i compiti e le funzioni previste dalla legge n. 68 del 1999, e successive modifiche ed integrazioni, garantendo i servizi per il collocamento mirato delle persone con disabilità; b) provvederebbero all'avviamento a selezione presso le amministrazioni pubbliche del personale da adibire a qualifiche per le quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo (legge n. 56 del 1987, art. 16).
Sarebbero organi dell'Agenzia:- il direttore dell'Agenzia;- il collegio dei revisori dei conti.


Luzzi (CS), lì 13/06/2016.

Salvatore BRUNO BOSSIO (Lavoratore in mobilità in deroga calabrese, e presidente dimissionario del comitato CO.L.MO.DER. CALABRIA)



(Fonte: sito della Regione Sardegna)


venerdì 1 aprile 2016

Copia del testo della PETIZIONE online per chiedere il LAVORO dignitoso, da me recentemente (inizi marzo 2016) lanciata su change.org...

AL GOVERNATORE DELLA CALABRIA (MARIO OLIVERIO) ALL'ASSESSORE REGIONALE AL LAVORO DELLA CALABRIA (FEDERICA ROCCISANO) AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO (MATTEO RENZI) AL MINISTRO DEL LAVORO (POLETTI)

VOGLIAMO IL LAVORO, VOGLIAMO LA NOSTRA DIGNITA', NON SIAMO NE' VAGABONDI NE' PARASSITI!!! SIAMO STANCHI DI ESSERE TRATTATI DA PARASSITI, DA VAGABONDI.
VOGLIAMO TORNARE A LAVORARE, VOGLIAMO ESSER PAGATI PUNTUALMENTE PER LAVORARE, NON PER RESTARE A CASA A MORIRE DI DEPRESSIONE.
BASTA SUICIDI!
VOGLIAMO LA NOSTRA DIGNITA', VOGLIAMO IL LAVORO DIGNITOSO!
BASTA CRISI!
VOGLIAMO POLITICHE ATTIVE SERIE, VOGLIAMO INVESTIMENTI CHE CREINO SUBITO POSTI DI LAVORO VERI.
DICIAMO NO AL LAVORO NERO LEGALIZZATO.
NON SIAMO VAGABONDI, SIAMO PERSONE UMANE, SIAMO PADRI E MADRI DI FAMIGLIA, CHE PRIMA DI DIVENTARE DISOCCUPATI, SIAMO STATI GRANDI LAVORATORI: VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO!
Noi sottoscritti firmatari

Aggiornamenti sulla Petizione:
14 mar 2016 — NOI LAVORATORI IN MOBILITA' IN DEROGA PRETENDIAMO IL RISPETTO CHE FINO AD OGGI - CARI POLITICI E SINDACATI - NON CI AVETE PIU' DATO DA PARECCHIO TEMPO IN QUA! ORA BASTA!
(Commento su detto aggiornamento: Salvatore Bruno Bossio · IL LAVORO E' DIGNITA', NON CARITA'! CHE OGNUNO DI NOI - A COMINCIARE DAL NOSTRO GOVERNO (NAZIONALE E REGIONALE) - LOTTI SEMPRE PER METTERE IN PRATICA TALE AFFERMAZIONE (che non è una frase fatta, come generalmente si crede, presi dai nostri mille problemi quotidiani)

N.B.: ANDATE A FIRMARLA IN MASSA, ECCO QUI SOTTO IL LINK SUL QUALE CLICCARE PER ANDARE A FIRMARE DETTA PETIZIONE:


Da leggere: