IDEA/SUGGERIMENTO
PER L'ASSESSORE AL LAVORO/ECC., FEDERICA ROCCISANO, GIUNTA REGIONE
CALABRIA, GOVERNATORE MARIO OLIVERIO
Agenzia
calabrese per le politiche attive del lavoro (ACPAL)
Attività.
L'Agenzia
calabrese per le politiche attive del lavoro con sede a … (Cz? Rc?)
(ACPAL) dovrebbe essere istituita con legge regionale, quale
organismo tecnico della Regione dotato di personalità giuridica,
autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale e contabile.
All'ACPAL dovrebbe essere attribuita l'erogazione dei servizi per il
lavoro e la gestione delle misure di politica attiva connesse alle
funzioni ed ai compiti della Regione (disciplinati da detta legge),
nonché, tutti gli altri compiti in materia di lavoro a essa affidati
dalla Giunta regionale. L'ACPAL svolgerebbe la propria attività in
conformità alla programmazione regionale ed agli indirizzi
deliberati dalla Giunta regionale e sarebbe soggetta al controllo ed
alla vigilanza. Sulla base degli indirizzi l'Assessore competente in
materia di lavoro assegnerebbe all'Agenzia, con proprio decreto, gli
obiettivi e le risorse e definirebbe le modalità di verifica del
raggiungimento dei risultati. L'Agenzia sarebbe articolata in uffici
territoriali aperti al pubblico denominati Centri per l'impiego (Cpi)
nei quali confluirebbero i Centri dei servizi per il lavoro(CSL), già
istituiti presso le province, i Centri servizi inserimento lavorativo
(CESIL), già istituiti presso i comuni e le agenzie di sviluppo
locale. Detti uffici territoriali erogherebbero i servizi per il
lavoro e le misure di politica attiva e rappresenterebbero poli
territoriali nei quali potrebbero convergere una pluralità di
servizi anche di natura socio-assistenziale e previdenziale. L'ACPAL
svolgerebbe, nell'ambito della Rete nazionale dei servizi per le
politiche del lavoro, le funzioni di collegamento con l'Agenzia
nazionale ANPAL. L'Agenzia, nell'esercizio delle sue funzioni,
potrebbe operare in regime di convenzione con le università e con
qualificati organismi di ricerca pubblici e privati e, su richiesta
di soggetti pubblici o privati, sarebbe autorizzata a svolgere
servizi non istituzionali con oneri a carico dei richiedenti.
Detta
Agenzia, coi fondi europei per le politiche attive, statali e
regionali, istituirebbe – tra le altre cose – un reddito minimo
da lavoro per gli ex mobilitati in deroga calabresi, e per non pagare
un sussidio fine a se stesso, peraltro non finanziabile dai nuovi
fondi europei (che, come accennato, finanziano solo le politiche
attive), censirebbe tutti i suddetti lavoratori per età, qualifiche,
ecc., di tutte le province calabresi, e “costringerebbe” detti
beneficiari – pena la perdita del sussidio in questione – ad
andare a lavorare negli enti pubblici e privati (Comuni, scuole,
aziende sanitarie, aziende private....), obbligati ad accettarli in
base alle qualifiche e mansioni da loro preventivamente richieste...,
magari ad euro 700/800 mensili più gli assegni familiari, per 80 ore
al mese suddivise in 4 o 5 gg. settimanali, per una durata di almeno
24/36 mesi per volta. N.B.: Grosso interrogativo a cui cercare di
dare risposta: i contributi assicurativi e previdenziali, per la
futura pensione dei lavoratori...
L'Agenzia,
attraverso i centri per l'impiego, erogherebbe i servizi per
l'inserimento o reinserimento lavorativo delle persone disoccupate o
a rischio di disoccupazione, dei lavoratori beneficiari di strumenti
di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro e occupati
in cerca di nuova occupazione e delle imprese. In particolare, i
centri per l'impiego svolgerebbero le seguenti attività:- presa in
carico, profilazione per la determinazione del profilo personale di
occupabilità, analisi delle competenze in relazione alla situazione
del mercato del lavoro locale e orientamento di base;- stipula del
patto di servizio personalizzato;- ausilio alla ricerca di una
occupazione, anche con sessioni di gruppo, entro tre mesi dalla
registrazione;- orientamento specialistico e individualizzato,
mediante bilancio delle competenze e analisi degli eventuali
fabbisogni in termini di formazione, proposte di lavoro o altre
misure di politica attiva, con riferimento all'adeguatezza del
profilo alla domanda di lavoro;- orientamento e assistenza
all'autoimpiego e all'attività di lavoro autonomo e tutoraggio per
le fasi successive all'avvio dell'impresa e gestione, anche in forma
indiretta, dei relativi incentivi;- avviamento alla formazione ai
fini della qualificazione e riqualificazione professionale,
dell'autoimpiego e dell'inserimento lavorativo;- accompagnamento al
lavoro, anche attraverso l'utilizzo dell'assegno di ricollocazione;-
promozione di esperienze lavorative ai fini di un incremento delle
competenze, anche mediante lo strumento del tirocinio,
dell'apprendistato e di iniziative di mobilità nazionale e
transnazionale;- gestione di incentivi alla mobilità territoriale;-
gestione di strumenti finalizzati alla conciliazione dei tempi di
lavoro con gli obblighi di cura nei confronti di minori o di soggetti
non autosufficienti;- promozione di prestazioni di pubblica utilità;-
attivazione di servizi mirati a favore delle fasce deboli;- fornitura
di servizi alle imprese quali, tra gli altri, la facilitazione
dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro, l'assistenza alla
preselezione in ragione dei fabbisogni professionali, l'accesso agli
incentivi e la rilevazione e l'analisi dei fabbisogni occupazionali e
formativi;- individuazione delle imprese attrattive per il mercato
del lavoro regionale alle quali fornire servizi individualizzati;-
tutti gli altri compiti in materia di servizi per il lavoro e
politiche attive a essi affidati dall'Agenzia. I centri per l'impiego
inoltre:- a) svolgerebbero i compiti e le funzioni previste dalla
legge n. 68 del 1999, e successive modifiche ed integrazioni,
garantendo i servizi per il collocamento mirato delle persone con
disabilità; b) provvederebbero all'avviamento a selezione presso le
amministrazioni pubbliche del personale da adibire a qualifiche per
le quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo
(legge n. 56 del 1987, art. 16).
Sarebbero
organi dell'Agenzia:- il direttore dell'Agenzia;- il collegio dei
revisori dei conti.
Luzzi
(CS), lì 13/06/2016.
Salvatore
BRUNO BOSSIO (Lavoratore in mobilità in deroga calabrese, e
presidente dimissionario del comitato CO.L.MO.DER. CALABRIA)
(Fonte:
sito della Regione Sardegna)