giovedì 5 giugno 2014

PETIZIONE ONLINE da firmare per richiedere il giusto metodo di tassazione separata all'Inps sulla Mobilità ...

PETIZIONE contro metodo Inps  (in qualità di Sostituto d’imposta) tassazione separata Mobilità in deroga.

ATTENZIONE: E' GRATIS, NON PAGATE NE' TRE EURO NE' NULLA (FIRMANDO, ALLA SECONDA PAGINA INTERNET CHE SEGUE DOPO AVER FIRMATO, DOPO AVER RICEVUTO SEGNALAZIONE DI UN PAIO DI AMICI DI FB, HO SPERIMENTATO CHE APPARE UNA RICHIESTA IN TAL SENSO PER LA PUBBLICITA' DELLA PETIZIONE, MA NON VI E' NULLA DI OBBLIGATORIO: NON SONO IO AD AVERLA INSERITA...E' IL SITO DI CHANGE.ORG STESSO...CHE CONFONDE LE IDEE...MA, SE GUARDATE IN BASSO A TALE PAGINA, VI RENDERETE CONTO CHE, CON UN MODO UN PO' FUMOSO, VIENE DETTO CHE NON E' NECESSARIO PAGARE NULLA...).
SALVATORE BRUNO BOSSIO (ADDI' 09 GIUGNO 2014 A NOTTE)


Noi sottoscritti firmatari la presente Petizione, tutti parte interessata nella questione in quanto percettori di ammortizzatori sociali (tassati separatamente dall’Inps in quanto corrispostici nell’anno seguente, anziché in quello di competenza), o, comunque, cittadini italiani desiderosi di “appoggiare” la giusta richiesta della presente Petizione,
PREMESSO:
che in Calabria (senza guardare le altre Regioni d’Italia, la cui situazione non conosciamo, ma che - comunque - come ritardi nei pagamenti delle indennità di mobilità - ci risulta essere molto meno tragica rispetto alla Calabria, appunto) ci sono circa 27mila percettori di indennità di mobilità in deroga,
che - da alcuni anni - l’Inps eroga nell’anno seguente le indennità di competenza dell’anno precedente, per mancanza dei fondi necessari nel giusto anno di competenza a causa dei ritardi della Regione e dello Stato stesso nel reperire le coperture/i fondi necessari,
che - pertanto - l’Inps, in qualità di Sostituto d’imposta nei confronti dei percettori di tali indennità di sostegno al reddito, applica il metodo della TASSAZIONE SEPARATA (e ciò in rispetto del vigente TUIR in materia), solo che non rispetta in toto la legge, in quanto applica l’aliquota secca del 23% (prevista per il primo scaglione di reddito, come da relativa Tabella Tuir), ma NON CALCOLA, E QUINDI NON RICONOSCE, LE DETRAZIONI D’IMPOSTA SPETTANTI AI PERCIPIENTI LE INDENNITA’, E, PIU’ PRECISAMENTE, NON RICONOSCE NE’ LA DETRAZIONE PER LAVORO DIPENDENTE - CHE E’ LA PRINCIPALE E PERMETTEREBBE DI RIDURRE DI PARECCHIO IL “PESO” DELL’IRPEF SUI PERCIPIENTI, NE’ QUELLE PER CARICHI DI FAMIGLIA (CONIUGE A CARICO E FIGLI A CARICO, MINORENNI O MAGGIORENNI FISCALMENTE A CARICO),
che ciò, di fatto, DANNEGGIA tutti i percipienti, sia perché - nell’immediato - fà loro pagare un’imposta netta altissima sui redditi, anche se bassi (anche meno di ottomila euro annui (!)), proprio quando loro, già penalizzati dal forte ritardo di circa un anno su ogni mese pagato come Mobilità, avrebbero bisogno di maggiore liquidità immediata per vivere più dignitosamente (loro e le loro rispettive famiglie: coniugi a carico e figli da mantenere, vestire, curare, mandare a scuola), sia perché è come costringerli a “finanziare lo Stato” per un certo periodo di tempo (pur essendo al livello di assoluta povertà!), in attesa di avere poi il rimborso fiscale, magari dopo anni, se e quando, in base all’art. 17, comma 3, del Tuir,
che, quindi, essendo chiaro che tutti questi 27mila percipienti - nell’immediato - pagano un’Irpef che è poi sicuramente non dovuta (in toto o in larghissima parte), in sede di conguaglio e di riconoscimento delle giuste detrazioni fiscali e per carichi di famiglia (come detto sopra), perché costringerli a questo vero e proprio sopruso da parte dell’Inps in qualità di Sostituto di imposta (che, oltretutto, ha tutti i dati, visto che è detto Ente che corrisponde le spettanze, a calcolare, eventualmente, sin da sùbito le giuste detrazioni fiscali spettanti ai percipienti, anche se applica la tassazione separata, e ciò sempre in rispetto del succitato comma 3 dell’art. 17 del vigente Tuir, però in rispetto, altresì, del successivo art. 21, comma 4, proprio in merito al riconoscimento “delle detrazioni previste nell‘art. 12 (detrazioni per carichi di famiglia) e nei commi 1 e 2 dell‘art. 13 (altre detrazioni) se e nella misura in cui non siano state usufruite per ciascuno degli anni cui gli arretrati si riferiscono”)? Perché trattarli da sudditi anziché da cittadini contribuenti?
TUTTO CIO’ PREMESSO, che è parte integrante e sostanziale del séguito,
CHIEDIAMO
CHE IL FISCO, A MEZZO DELL‘AGENZIA DELLE ENTRATE COMPETENTE, IL GOVERNO, IL PARLAMENTO, LA CORTE, INSOMMA CHI DI COMPETENZA, AGISCANO NEL PIU’ BREVE TEMPO POSSIBILE, CIASCUNO PER LE PROPRIE COMPETENZE E TUTTI PER L’INSIEME, PER EVITARE IL PROTRARSI DEL SOPRUSO NEI CONFRONTI DI NOI CITTADINI INTERESSATI (PERCETTORI, COME DETTO, DI AMMORTIZZATORI SOCIALI, TASSATI COL METODO DELLA “TASSAZIONE SEPARATA“), A MEZZO APPOSITA CIRCOLARE ESPLICATIVA, O INTERPRETAZIONE AUTENTICA, O ALTRA DISPOSIZIONE COGENTE E SOPRATTUTTO RAPIDA, AL FINE DI INTIMARE ALL’INPS, IN QUALITA’ DI SOSTITUTO D’IMPOSTA, DI NON APPLICARE PIU’ IL SUDDETTO METODO DI TASSAZIONE “A META’”, CIOE’ INTIMANDOGLI DI RICONOSCERE SUBITO LE GIUSTE DETRAZIONI FISCALI E PER CARICHI DI FAMIGLIA SPETTANTI AI SINGOLI PERCETTORI….




https://www.change.org/it/petizioni/al-fisco-a-mezzo-dell-agenzia-delle-entrate-competente-al-governo-al-parlamento-alla-corte-che-il-fisco-agisca-subito-per-evitare-il-sopruso-nei-confronti-dei-cittadini-percettori-a-tassazione-separata-intimando-all-inps-di-riconoscere-subito-le-gius#




https://www.facebook.com/notes/idee-per-nuova-classe-politica-che-nasca-dal-basso-ed-operi-per-il-popolo-/ciao-ho-lanciato-la-petizione-al-fisco-a-mezzo-dellagenzia-delle-entrate-compete/629494020477967







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