martedì 26 febbraio 2013

SEGNALAZIONE SERIO PROBLEMA BANCARIO “TECNICO”, CAUSATO DAI “TECNICI” DEL GOVERNO ITALIANO (PROF. MONTI)…

SEGNALAZIONE SERIO PROBLEMA BANCARIO “TECNICO”, CAUSATO DAI “TECNICI” DEL GOVERNO ITALIANO (PROF. MONTI)…

Da tecnico (ragioniere), cari amici imprenditori e non,

Vi espongo il seguente problema di una delle Aziende di un mio fraterno amico, che però al giorno d’oggi, ormai, con la crisi che c’è e che ancòra continuerà per chissà quanto tempo, con le leggi sull’antiriciclaggio che ormai sono in vigore, e che - come tutti ben sapete - prevedono sanzioni elevate per chi dovesse effettuare pagamenti in denaro contante per un ammontare superiore ai mille euro…., ecc. ecc., leggi che sono state fatte, lo capiamo tutti, per combattere il riciclaggio di denaro sporco, il cosiddetto “nero”, ecc., ma tutto ciò causa un problema pratico serio, per il quale - per aiutare il mio amico - ho anche oggi stesso interpellato la Banca d’Italia di Cosenza (telefonicamente) e mi è stato detto, gentilmente, che, pur avendo ragione (sul problema che fra poco Vi spiegherò), loro come Banca d’Italia non possono fare nulla, sia perché c’è il libero mercato e, quindi, loro non possono assolutamente obbligare una Banca qualsiasi ad aprire un c/c (conto corrente) a chicchessia, sia pure su sole “basi attive” (cioè, in parole semplici, per capirci bene e senza tanti “giri di parole”, un semplicissimo conto privo di blocchetto assegni, senza affidamenti e senza possibilità di versare assegni bancari sul conto medesimo, ma solo ricevere - e fare - bonifici bancari, diciamo pure un “Conto di serie B”, per capirci…), e sia - non possono fare nulla - perché, diciamo, a sèguito di dette leggi restrittive al massimo sulla circolazione del contante, si è creato un grosso “vuoto legislativo”, nel senso che chi, per un motivo o per l’altro, non riesce ad avere la “fiducia” (oppure, pur avendola avuta, l’ha persa…) di un Direttore di banca che gli apra il benedetto c/c, viene - dalla legge stessa - di fatto - impedito nella propria libertà d’impresa, d’iniziativa economica, nel senso che non può neppure avere - detto in parole povere, ma efficaci - un semplice IBAN (N.B.: i famosi 27 caratteri alfanumerici identificativi di un conto, che tutti conosciamo…) per farci accreditare, si noti bene, dico incassare, non pagare, dicevo, accreditare un credito che - finalmente - il cliente vuole pagare….

Mi si obbietterà: “Ma perché il Cliente non paga con assegno circolare non trasferibile?”
Ebbene, un primo problema - con le leggi antiriciclaggio che ci sono - a detta modalità di incasso, è la successiva impossibilità di farti cambiare in denaro liquido detto assegno circolare (di importo, ovviamente, ben superiore - nel caso specìfico - alla soglia fatidica dei mille euro già citata sopra…): nessuna banca te lo cambierà, anzi ti dirà che senza versarlo su un c/c, ed aspettare che trascorrano i relativi giorni di valuta e di disponibilità, non potrà cambiartelo in quanto altrimenti violerebbe la legge, ed avrà pure ragione, questo è il bello, o il brutto, come preferite/preferiamo… Il fatto è che è come un cane che si morde la coda: se non hai il conto non ti cambio l’assegno, ma il conto non te lo posso aprire perché - magari - pur non essendo né vietato né obbligatorio aprirlo/non aprirlo - non te lo apro in quanto la “fiducia” non c’è più…!
Un secondo problema (e mi fermo qui, ce ne potrebbero essere tanti altri, di problemi…) - nel caso specìfico insormontabile, ineludibile in quanto è il Cliente ad essere per legge obbligato a pagare con la modalità del Bonifico Bancario, per poter usufruire delle agevolazioni fiscali di legge per i lavori di ristrutturazione edilizia (tra l’altro è un Condominio): detrazione del 36% o 55%… Se paga con una modalità diversa dal bonifico bancario (tra l’altro appòsito, diverso dai normali bonifici bancari…), per legge stessa non potrà farsi, o far fare ai propri condòmini, la detrazione fiscale sulle imposte della dichiarazione dei redditi annuali… (ed anche qui, come si vede, il cane morde la coda…).

Premesso che il Governo, il legislatore, per risolvere alcuni problemi (che comprendiamo e che non sto qui a ripetere), ne ha creati altri a tante imprese e società come nel caso specìfico, al momento privi di soluzione, almeno fino a quando non faranno una legge appòsita oppure - ma ci vorrà molto tempo, troppo - qualcuno, si romperà le scatole, e farà una denuncia alla Procura della Repubblica competente, ed un Giudice gli darà ragione, obbligando la banca/le banche ad aprire il conto corrente su sole basi attive…

Premesso che un “Governo di TECNICI”, tra l’altro la maggior parte tutti esimi Professori di Università, e neppure di un’università qualunque ma della - come tutti dicono - migliore in Italia, la Bocconi di Milano, ha dimostrato, e dimostra, col “buco legislativo” che si è creato e che rimane in essere a tempo indeterminato, lasciando nella disperazione tanti imprenditori un po’ più “sfortunati” (sia in senso di protesti e sia in senso di crediti ritardati ad incassare e sia - forse soprattutto - di amicizie giuste..al posto giusto…), dicevo, premesso che detti Tecnici hanno così dimostrato di essere solo “teorici” e di non capire nulla di “pratica”…

Premesso che, e non esagero, è a mia conoscenza che anche i mafiosi (parlo in generale, i veri delinquenti, voglio dire), una volta arrestati, si è scoperto che avevano ed hanno un bel po’ di conti correnti in essere…

Premesso che è proprio vero che chi paga non sono i ladri di milioni di euro (una volta si diceva: ladri di miliardi di lire…), bensì i poveri disgraziati, i cosiddetti “ladri di galline”…

 

Tutto quanto sopra premesso e/o esposto,

Mi faccio parte diligente e - nel portare a conoscenza di tutti - imprenditori e non - tale grave problema pratico, nonché nel chiedermi/chiederVi se una Ditta, che deve riscuotere dei crediti (magari con ritardi di quasi un anno) non possa riscuoterli a causa di quanto esposto e - sicuramente -portata a perdere il credito, i soldi, ed - infine e necessariamente - a FALLIRE…, , CHIEDO A CHIUNQUE POTRA’ FARLO, DI FARE TUTTO IL POSSIBILE PER RISOLVERE AL PIU’ PRESTO POSSIBILE TALI PROBLEMI DI GESTIONE AZIENDALE “TERRA TERRA”, FACENDOLO PRESENTE A CHI DI DOVERE (GOVERNO, PARLAMENTO, MAGISTRATURA…) E PRESTISSIMO RISOLVENDOLO, SENZA “GIRI DI PAROLE”… CI INTERESSA LA SOSTANZA E LA VELOCITA’, NON LA FORMA…!!

DITTE IN CHIUSURA, IN FALLIMENTO, ECC., CE NE SONO GIA’ TROPPE OGGIGIORNO IN ITALIA…

Addì 20/09/2012

S.re bruno Bossio

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